Una riforma del terzo settore senza volontariato?

Il ddl per la riforma del Terzo settore (http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/313130.pdf), ora all’esame del Senato, presenta novità rilevanti che costituiscono un grave danno per il settore del volontariato, al quale viene attribuito un ruolo marginale, ambiguo e contraddittorio, che ne snatura l’identità.
Il ddl ha come obbiettivo il riordino del cosiddetto no profit cresciuto a dismisura con una giungla di sigle (aps, impresa sociale, cooperazione, fondazioni) ed inserisce tutti, volontariato compreso nel mare magnum delle ONLUS e del TERZO SETTORE, del NO PROFIT, secondo una logica mercantile estranea al mondo del volontariato.
Preoccupa anche l’esaltazione del ruolo surrogatorio dei Volontari singoli, ridotti al rango di calmieri sociali, in un nuovo welfare low cost.
Il documento allegato esprime una prima riflessione e vuol essere un contributo di chiarezza soprattutto nei confronti dell’opinione pubblica, a tutela dell’identità propria del volontariato.

Il Comitato promotore
AVO Torino, AVULSS Chivasso, Forum Interregionale del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Orizzonti di Vita Piemonte, UNIVOCA, Mondo X Telefono Amico Torino.

RIFORMA DEL TERZO SETTORE SENZA VOLONTARIATO.pdf